Ci sono molti vantaggi nella pratica di una arte marziale. Innanzitutto, la pratica di una arte marziale può aiutare a migliorare la forma fisica generale, aumentando la forza, la resistenza e la flessibilità. Inoltre, può anche aiutare a migliorare la coordinazione, la concentrazione e la percezione del proprio corpo. La pratica di una arte marziale può inoltre offrire benefici mentali, come una maggiore autostima e una maggiore capacità di gestire lo stress e le situazioni difficili. Inoltre, può anche fornire un senso di comunità e appartenenza, grazie alla possibilità di allenarsi e praticare insieme ad altre persone che condividono gli stessi interessi e obiettivi. Inoltre, la pratica di una arte marziale può anche offrire una maggiore consapevolezza e rispetto per se stessi e per gli altri.
Il nome aikido è formato da tre caratteri sino-giapponesi: 合 (ai), 氣 (ki), 道 (do) la cui traslitterazione è la seguente:
合 (ai) significa “armonia” e nel contempo anche “congiungimento” e “unione”;
氣 (ki) è rappresentato dall’ideogramma giapponese 氣 che, nei caratteri della scrittura kanji, raffigura il “vapore che sale dal riso in cottura”. Significa “spirito” non nel significato che il termine ha nella religione, ma nel significato del vocabolo latino “spiritus”, cioè “soffio vitale”, “energia vitale”. Il riso, nella tradizione giapponese, rappresenta il fondamento della nutrizione e quindi l’elemento del sostentamento in vita ed il vapore rappresenta l’energia sotto forma eterea e quindi quella particolare energia cosmica che spira ed aleggia in natura e che per l’Uomo è vitale. Il 氣 “ki” è dunque anche l’energia cosmica che sostiene ogni cosa. L’essere umano è vivo finché è percorso dal “ki” e lo veicola scambiandolo con la natura circostante: privato del “ki” l’essere umano cessa di vivere e fisicamente si dissolve;
道 (dō) significa letteralmente “ciò che conduce” nel senso di “disciplina” vista come “percorso”, “via”, “cammino”, in senso non solo fisico ma anche spirituale.
合氣道 (ai-ki-do) significa quindi innanzi tutto: «Disciplina che conduce all’unione ed all’armonia con l’energia vitale e lo spirito dell’Universo».
L’Aikido è un’arte marziale giapponese che si basa sulla difesa personale e sulla pacificazione dei conflitti. Si pratica principalmente attraverso movimenti circolari e fluidi, che vengono utilizzati per indirizzare l’energia dell’aggressore verso il suolo e neutralizzare l’attacco. L’Aikido si concentra sull’utilizzo dell’energia dell’aggressore a proprio vantaggio, piuttosto che sulla forza fisica o sulla violenza.
L’Aikido si sviluppò in Giappone nel XX secolo a partire da diverse arti marziali giapponesi, come il jujutsu e il kenjutsu, ed è stato creato da Morihei Ueshiba. L’Aikido si basa su principi filosofici come l’armonia, il rispetto e la pace, e cerca di promuovere una maggiore comprensione e armonia tra le persone attraverso la pratica.
La pratica dell’Aikido comprende sia esercizi di base che tecniche di difesa contro attacchi di diverse tipologie, come colpi di bastone, pugni e calci. L’Aikido è considerato un’arte marziale non competitiva e viene spesso praticato come attività fisica e mentale per il benessere generale.
Il Ki Aikido è una forma di Aikido che si basa sulla pratica dell’utilizzo del Ki, un concetto giapponese che si può tradurre come “energia vitale” o “forza interiore”. Nel Ki Aikido, l’obiettivo è quello di utilizzare il ki per creare armonia e risolvere i conflitti senza ricorrere alla violenza, in modo che non accadano.
La pratica del Ki Aikido include esercizi di respirazione e meditazione, oltre a tecniche di difesa che utilizzano il movimento circolare e fluido tipico dell’Aikido. Il Ki Aikido si concentra anche sull’importanza delle relazioni interpersonali e sulla comprensione degli altri, e spesso viene praticato come attività di crescita personale e di sviluppo del benessere mentale.
Il Ki Aikido è stato sviluppato da Koichi Tohei, un allievo di Morihei Ueshiba, il fondatore dell’Aikido. Tohei ha studiato diverse altre arti marziali giapponesi, come il judo e il kendo. Praticando con Osensei Ueshiba per molti anni ha ottenuto il 10° dan (unico al mondo) diventando anche “capo degli istruttori”.
Ha sviluppato il Ki Aikido integrando i principi del Ki, un concetto giapponese che si può tradurre come “energia vitale” o “forza interiore”, nella pratica dell’Aikido. Ha sostenuto che il ki è la forza che può essere sviluppata attraverso la pratica e può essere utilizzata per creare armonia e risolvere i conflitti; ha anche sviluppato una serie di esercizi di respirazione e meditazione specifici per il Ki Aikido, che vengono utilizzati per sviluppare il controllo del Ki e l’armonia interiore.
Tohei è stato uno dei primi maestri di Aikido ad aver insegnato in Occidente, in America direttamente, in Europa attraverso il suo allievo prescelto Kenjiro Yoshigasaki con il quale ha contribuito a far conoscere e sviluppare il Ki Aikido in tutto il mondo.
Le principali differenze tra l’Aikido e il Ki Aikido sono le seguenti:
Filosofia: L’Aikido si basa su principi filosofici come l’armonia, il rispetto e la pace, e cerca di promuovere una maggiore comprensione e armonia tra le persone attraverso la pratica. Il Ki Aikido, d’altra parte, si basa sulla pratica dell’utilizzo del Ki, un concetto giapponese che si può tradurre come “energia vitale” o “forza interiore”, per creare armonia e risolvere i conflitti senza ricorrere alla violenza.
Tecniche: Entrambe le forme di Aikido si basano su movimenti circolari e fluidi per indirizzare l’energia dell’aggressore verso il suolo e neutralizzare l’attacco. Tuttavia, il Ki Aikido si concentra anche sull’importanza delle relazioni interpersonali e sulla comprensione degli altri, e spesso include esercizi di respirazione e meditazione oltre alle tecniche di difesa.
Storia: L’Aikido è stato sviluppato da Morihei Ueshiba in Giappone nel XX secolo a partire da diverse arti marziali giapponesi, come il jujutsu e il kenjutsu. Il Ki Aikido, d’altra parte, è stato sviluppato da Koichi Tohei, un allievo di Ueshiba, che ha integrato i principi del Ki nella pratica dell’aikido.
In generale, l’Aikido e il Ki Aikido sono entrambe forme della stessa arte marziale giapponese che si basano sulla difesa personale e sulla pacificazione dei conflitti, ma si differenziano per la loro filosofia e per il modo in cui vengono praticate. Entrambe le forme di Aikido possono essere praticate come attività fisica e mentale per il benessere generale.
Parecchi sono i maestri, allievi del Doshu (“Maestro della Via”) Kenjiro Yoshigasaki, scomparso nel 2021, che stanno diffondendo con passione il suo messaggio di pace e armonia. Da segnalare alcuni Shihan allievi diretti come Maurizio Volpe, Mario Peloni, Renata Carlon e Bruno Maule. Anche il maestro Roberto Dalla Valle è stato un suo allievo diretto per 40 anni.
L’Aikido è una disciplina che può essere utile a molti aspetti della vita, come la salute, il rilassamento, la creatività, l’armonia, il ritmo, l’arte, la calma, la tranquillità, la fiducia, la sicurezza. L’Aikido può aiutare a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé, a gestire lo stress e a mantenere la calma in situazioni di conflitto e serve per fare esercizio e migliorare la forma fisica. Inoltre, l’Aikido può essere una disciplina che promuove l’armonia e la connessione con gli altri, poiché richiede di lavorare in modo collaborativo con gli altri praticanti.
L’aikido è una disciplina marziale che può essere fisicamente impegnativa e richiedere un certo sforzo fisico. Durante l’allenamento, è possibile che si sudi e si faccia un po’ di fatica, a seconda della intensità dell’allenamento e della propria forma fisica.
Tuttavia, l’aikido non è principalmente uno sport di sfogo o di competizione. L’obiettivo dell’aikido non è quello di “sfogarsi” o di fare del male alle persone, ma di disarmare o neutralizzare l’aggressore senza causare danni fisici permanenti.
L’aikido è considerato una disciplina che promuove il benessere fisico e mentale e aiuta a ridurre lo stress e a rilassare la mente.
A prima vista, l’aikido potrebbe sembrare una disciplina estremamente dinamica e fisicamente impegnativa, con molti movimenti “aerei” e impatti fisici. Tuttavia, gli incidenti durante la pratica dell’aikido sono molto rari, poiché la disciplina ha una sua gradualità codificata e l’ascolto di sé e dei propri limiti è considerato uno dei principi fondamentali dell’insegnamento e dell’apprendimento dell’aikido. Questo significa che gli studenti sono incoraggiati a procedere con gradualità e a rispettare i propri limiti fisici, per garantire la sicurezza durante la pratica.
L’obiettivo dell’aikido è quello di disarmare o neutralizzare l’aggressore senza causare danni fisici permanenti. Questo significa che durante l’allenamento non ci si aspetta che i praticanti facciano del male l’un l’altro.
L’aikido insegna ai praticanti a gestire lo stress e a mantenere la calma in situazioni di conflitto, il che può aiutare a prevenire reazioni eccessive o pericolose.
In generale, l’aikido non è considerato pericoloso se praticato in modo responsabile e sotto la supervisione di un maestro con esperienza o un insegnante qualificato.
È possibile che una lezione di aikido possa avere un effetto immediato, ma spesso i risultati più profondi e duraturi sono quelli che si ottengono con il tempo e l’impegno costante. Potrebbe essere difficile rendersi conto dei cambiamenti più profondi e inattesi che avvengono in seguito alla pratica dell’aikido, poiché possono essere più lenti ad emergere. Tuttavia, con il tempo e l’impegno, è possibile acquisire la capacità di rendersi conto di questi cambiamenti e di trarne beneficio.
I tempi per vedere i primi risultati nella pratica dell’aikido possono variare da persona a persona, e dipendono da diversi fattori, come il livello di impegno, la frequenza degli allenamenti e le capacità individuali. In generale, però, è possibile vedere i primi risultati nella pratica dell’aikido già dopo poche settimane di allenamento.
Si nota presto un miglioramento nella postura, nella capacità di concentrazione e nella capacità di gestire lo stress. Dopo pochi mesi si nota un miglioramento nella capacità di eseguire le tecniche di aikido e nella forza fisica. Tuttavia, è importante ricordare che l’aikido è una disciplina che richiede tempo e dedizione per ottenere progressi significativi, e che i risultati possono variare da persona a persona.
Molto semplice… vieni in palestra munito di un kimono o una tuta, parla con il Maestro.
Sarà disponibile a rispondere alle tue domande e a fornire informazioni sulla disciplina, come è l’allenamento, quali sono gli obiettivi dell’aikido e come puoi iniziare a praticare.
Due lezioni di solito sono gratuite, ti farai una idea di cosa aspettarti durante una serata sul tatami e ti aiuterà a capire se ti piace.
Ti aspettiamo.